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MARATONA DLES DOLOMITES-DOLOMITI SUPERBIKE


PIRATA » 18 anni fa


Per chi volesse sapere come è andato Paolo...
puo' andarsi a vedere le classifiche:
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o anche semplicemente chiamarlo...

matts
Per la semplicita ho messo questo numero cosi si facilita:3022 ma perche non è scritto Pedalando invece di Turbike ?
Pirata

amaiorani » 18 anni fa
Complimenti al nostro Succisa per la prestazione! Posso supporre una motivazione di tipo regolamentare la partecipazione a nome Turbike (forse perchè noi siamo dichiaratamente MTB e la gara era riservata a bitumari) ma in ogni caso (mi scusi Paolo) quando dalla sezione racing viene chiesto il contributo di partecipazione nelle gare per Pedalando come mai poi si partecipa a gare con altro nome? Spero almeno che la partecipazione fisica sia stata con la NOSTRA MAGLIA!
Comunque GRANDE PAOLO!

max69 » 18 anni fa
Ho visto la partenza in tv, davvero belli i panorami e la marea umana in bike.
Complimenti

quentin » 18 anni fa

ho visto la partenza ed un pò di gara.

Magnifico!


Bravo Paolo, l'anno venturo spero di esserci anche io.

Torpado » 18 anni fa
Complimenti per l'impresa, perché è quello di cui si tratta, un'impresa!

E adesso? Non c'è quella in mtb l'8 luglio? :bike:

succisa » 18 anni fa

Per la semplicita ho messo questo numero cosi si facilita:3022 ma perche non è scritto Pedalando invece di Turbike ?
Pirata

pirata

La partecipazione alla Maratona Dles Dolomites non e’ una cosa facile, solo quest’anno gli organizzatori hanno avuto 30.000 richieste e ne hanno esaudite solo 10.000 ( questo tetto e’ per ragioni di sicurezza dei bikers).
La partecipazione avviene o tramite merito per risultati dello scorso anno oppure tramite estrazione.
I ciclisti si organizzano cosi’ in squadre composte da componenti appartenenti anche ad altre gruppi ciclistici. Se si compone un gruppo con un grande numero di partecipanti e’ piu’ facile essere estratti ed avere cosi’ diritto a partecipare.
Ecco perche’ quando ad Ottobre 2006 gli amici di Turbike mi hanno proposto di partecipare con loro non mi sono tirato indietro ma anzi ne sono stato felicissimo, era un’occasione per partecipare all’evento ciclistico piu’ grande dell’anno (al pari della 9 Colli).
Quello che conta nella Maratona delle Dolomiti non e’ il gruppo ciclistico ma la squadra per la quale corri. Ho quindi partecipato come componente di Pedalando ma nella squadra dei TurbiKe.

Per il completo allego qualche foto del giorno prima

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Carlo Monaco, gia' indeciso dal giorno prima se fare il percorso lungo o marathon (fara' poi il marathon)
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Io avevo le idee piu' chiare
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I De Simone

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I Turbike

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La Festa del sabato

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amaiorani » 18 anni fa
Immaginavo ragioni di questo genere o cose simili! L'importante è che tu abbia corso con la nostra maglia!
Auguri per la SUPERBIKE!

succisa » 18 anni fa


Immaginavo ragioni di questo genere o cose simili! L'importante è che tu abbia corso con la nostra maglia!
Auguri per la SUPERBIKE!

amaiorani

Ecco la foto di ieri con la maglia ed il pinocchietto di Pedalando
(buono il fondello, ha resistito per circa 8 ore senza recare problemi particolari)

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succisa » 18 anni fa
Per chi volesse scaricarsi tracciato Marathon
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Per chi volesse scaricarsi tracciato Lungo
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Per chi volesse scaricarsi tracciato Corto (classico Sella Ronda)
->Link Sito<-

succisa » 18 anni fa
Solo un piccolo resoconto (per chi voglia e tempo di leggerlo):

La festa del ciclismo, questa e' la Maratona dles Dolomites. Credetemi vale la pena esserci!
Sveglia alle 4,30, colazione alle 4,45 e alle 5,15 gia' fuori in bici con una temperatura che sfiorava i 5 gradi. I denti che battono dal freddo, ma chi lo sente il freddo! Si sente eccome. Entri in griglia a circa 5 km dalla partenza, non capisci cosa ci fa li' ma sai che ci devi stare e basta.
Senti che i migliori partono alle 6,15 e tu piano piano ti incolonni e ti avvicini sempre piu' sotto allo start della partenza.
Sei piccolo piccolo, le montagne intorno grandi ed enormi, ma ce la farai a fare tutti e 7 i passi che ti sei prefissato?
Boh! Intanto parti.
6.40. transito sotto lo striscione che quasi non me ne accorgo, poi vedo gli altri ciclisti (non bikers) cheaumentano piano piano la velocita'. Cavoli, ma allora sono partito, e' iniziata la grande sfida per la quale mi sono preparato un anno intero.
Carlo e' con me, ultimi incitamenti e mi raccommando con lui che faccia il medio.
Arrivo a Corvara ma Carlo non e' con me, non so se davanti o dietro, non si capisce nulla insieme a 10.000 (diecimila) ciclisti.
E' un fiume di ruote e telai che si riversa sulle strade delle Dolomiti, una espolisone di colori, di bellezze, di brutezze, di felicita' che scorre al cospetto di loro: le mitiche Dolomiti.
Il primo passo e' il Campolongo, 6 km al 6% medio, si fatica a superare tanta e' la gente. Il fiato e' buono, le gambe girano, arrivo al ristoro ma una moltitudine di persone mi fa passare la voglia di fermarmi.
Mi tuffo nella discesa verso Arabba e vedo la maesta' di Porta Vescovo davanti a me, stai concentrato anche se e' troppo bello il paesaggio.
La discesa e' difficile, una infinita' di tornanti tutti quasi all'ombra. Calma, non aver fretta, la gara e' ancora lunga. Arrivati ad Arabba iniziano i 9 km al 6% medio del Pordoi. Bellissima salita, sui tornati si vedela mutitudine dei ciclisti che suda e fatica. Bellissimo.
Mi passano i tre De Simone (paolo, carmine e cristiano), sembrano dei mastini che stanno sgranocchiando l'osso, affrontano la salita con rabbia e determinazione, vanno via come fucilate. Luposila ha indosso un completino bianco lungo che sembra una checca (la passera' la censura?) in passeggiata sui monti.
Verso la fine della salita inizio a superare molto donne che erano partite in griglia verde, circa 30 minuti prima di me. Alcune hanno addirittura una mtb scott genius biammortizzata con ruote grasse da mtb. Alcune sono talmente grasse che non capisco come riescano a tirare su fino a quelle altitudini il loro culone. Alcune sono bellissime. Alcune sono tiratissime. Alcune sono di carnagione talmente bianca che si confondono con le strisce della strada. Alcune sono gia' abbronzate da fare invidia.
Svalicato da Maria (il ristorante che segna il GPM del Pordoi) e ci tuffiamo a pesce lungo la discesa. Inizio a vedere l'autombulanza, porca miseria, qualcuno si e' fatto male! Che sfiga!
Piccolo avvallamento ed inizia subito la salita del Sella: 5,5 km all'8% medio. Cavoli s'inizia a fare sul serio. La salita oltre che dura e' anche all'ombra, passo davanti ai Monti Pallidi e un brivido corre lungo la schiena. Che splendore queste montagne, che fortuna esserci!
Svalicato il Sella, solita discesa pericolosa fatta di infiniti tornanti percorsi a 50km/h minimo, le ruote non so come stanno attaccate al terreno ma ci stanno.
La salita del Gardena e' la piu' facile : 6 km al 4,3 % medio, una passeggiata rispetto alle precedenti.
Ne approfitto per mangiare qualcosa negli unici 500 m pianura, poi di nuovo i tornanti prima del passo e infine a picco lungo la discesa verso Corvara.
Questa e' la disces piu' difficile, lavevo gia' fatta il giorno prima e mi accorgo subito che in gara e' un'altra musica. La ruote posteriore in un paio di tornanti mi scodinzola come la coda di un cane, la bici fa un apio di veroniche e si raddrizza.
Che paura! Continuo ma con iu' cautela, ma sento l'ìanteriore che sbanda, porca miseria ho bucato , la prima volta con la specialissima e in gara.
Mi accosto ad un tornante e cambio al volo la ruota, in fin dei conti e' come in mtb, 7 minuti secchi persi ma la cosa grave e' che con la pompetta non sono riuscito a gonfiarla a 8 atmosfere. Faccio la discesa alla sperandio ed arrivato a Corvara chiedo assistenza che riesco a troavre solo dopo 2 km di salita verso nuovamente il Campolongo.
Questo secondo passaggio sul Campolongo e' una vera figata, le ruote scorrono lisce, la gamba e' buon, il morale pure, la fame non c'e', sento tutto il mio corpo in ottima forma. Arriva la telefona di Carlo che sta ai piedi della salita, bene, meno male, signiifca che tutto sta procedendo bene anche per lui.
Nuovamente la discesa verso Arabba e poi i falsopiani in leggera discesa ( e qualche risalita) fino al bivio lungo/marathon.
Al bivio accellero un po ' per non cadere in tentazionedi fare il lungo e mi butto a dx per il percorso marathon.
Nuovamente discesa poi un'asperita' che so di non dover sottovalutare, il Colle di S. Lucia, piccolo ma fetente: 2,3 km al 7,5% medio. Una vera spina, prima ce lo leviamo di torno e meglio e' .
Corta discesa fino all'imbocco del Giau. Ecco e' arrivato il momento della verita', 10,5km al 9% medio, tutti pensieri delle notte precedenti si sarebbero svelati di li' a qualche minuto.
E tutti i pensieri che avevo fatto erano veri, la salita inizia subito ad impegnarci duramente, la velocita' e' al limite, inizano i primi tornanti, 21 in totale. Alcuni ciclisti crollano a meta' salia e decidono di farsela tutta a piedi con le scarpe in mano, altri si butttano sui prati in cerca di distensione dei muscoli. altri tuffano la testa nelle fontane cercando un po d refrigerio, ma tutti soffrono questa bellssima salita.
Siamo un po masochisti, dopo 90 km questa salita mette tutti a dura prova ma alla fine quando svalichiamo siamo raggianti di felicita'.
C'e' un bel ristoro in cima ai 2200 m del Gpm ma non mi fermo nemmeno un attimo, ho voglia di finire e ho paura che la sosta rovini la mia andatura.
Pericolosissima la disesa del Giau verso Pocol (la perferia di Cortina), una serie infinita di curve da farti star male anche con la bici. Non ne posso piu'. Quando ricomincia la salita? Subito non preoccuparti, eco qua': 12 km al 6% medio, dopo soli 110 km percorsi proprio un bello scherzetto.
La salita ha poi un tranello, il P. Falzarego non e' la fine della salita, ma il Passo Valparola, altri 1500 m che sembrano infiniti, con un vento contrario che sembra ributtarti verso il Falzarego.
Riesco a svalicare in buono stato, mi allaccio il giubbino e mi tuffo a pesce verso La Villa. La discesa e' velocissima, 70-75 km /h in molti punti. Mi chiedo : ma se prendo un sassolino, come mi raccolgono? Tiro un poco i freni ma subito dopo li rimollo, non puoi fare il fifone proprio ora.
Arrivo alla Villa e ripasso sotto lo striscione di partenza, ormai molti ciclisti sono al lumicino, il falsopiano verso Corvara fa mettere il 34 ma chi ne ha scarica tutta la potenza del 50. Negli ultimi 4 km supero circa 100 ciclisti, ormai sono tutti al limite, io invece, mi sono tenuto precauzionalamente una riversa di energie e la scarico tutta. 500 m alla fine, 350, 300, 250, cavoli sembra la volata del giro d'italia, 100, 70, 25, striscione dell'arrivo e urlo di rabbia, gioia e felicita'. La felicita' di un 2700° posto, la felicita' di ogni finesher di questa entusiasmante gara.
Pazze Dolomiti, grazie per averci fatto divertire.

Moderatore: fabioman, gerpas