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Sabato 6 settembre - Simbruini Superbike


succisa » 16 anni fa


Ma l'appuntamento a Camerata dove?
Solito parcheggio prima del fontanile?

maverick


Appena entri in paese, sulla sx c'e' un Bar (mi pare il bar dell'orso) proprio vicino alle scuole.

mimmogingko » 16 anni fa
allora io e janto siamo pronti, veniamo insieme dalla metro la rustica.

Io intanto vado a scaldare i motori all'angolo (cono cioccolata, zabaione e doppia panna - da paura).

pino » 16 anni fa
Vengo anche io, ci vediamo a Camerata nuova domattina

CiccioBike » 16 anni fa
Ci sono anche io, e sono solo in macchina.
Se qualcuno vuole posso portare un'altra persona.

mimmogingko » 16 anni fa
sono le 18,30 e deduco che nessuno degli altri è ancora tornato.
Che ve lo dico a fa... se semo spaccati il culo fin dall'inizio, io ho approfittato del ritiro anzitempo di maverick e pinin per tornare alla macchina prendendo fosso fioio (ed eravamo solo al km 18).
Maverick in particolare aveva spaccato il forcellino e quindi è tornato senza cambio, io ho spaccato la sella (colpa del peso record raggiunto dopo quest'estate ?), il pinin non aveva dormito la notte e stava a tocchi.
Il bello è stato che anche pinin, dopo pochi km , ha spaccato il forcellino !!!

La discesa di fosso fioio è stata per me un martirio... più che una strada sembra il letto di un fiume.
Finale al bar di camerata nuova, io e il pinin...

Pininfarina » 16 anni fa
anticipazione: gli eroi hanno fatto 3000 dsl e 90 km...sono tornati a buio con fosso fioio nelle tenebre!!

...giro ufficiale da rekord per pedalando...

janto » 16 anni fa
Siamo tornati...il giro più tosto che abbia mai fatto!

Era tanto che mancavo dai Simbruini, da quel che ricordo non credo neanche di aver mai fatto fosso Fioio.
E stavolta ho fatto tutto insieme...troppo tutto insieme!
Dopo un risveglio complicato ho rischiato di non fare in tempo ad esserci e ho fatto tardare un po' tutti (chiedo scusa in particolare a Mimmoginko). Alla fine siamo partiti intorno alle 8:20.

Peccato che Mimmoginko, Pinin e Maverick ci abbiano lasciato anzitempo.
Abbiamo poi proseguito in 7 e Francesco (Cicciobike) ci ha salutato all'ultimo bivio, quello per Pereto, quando mancavano in effetti ancora diversi km in salita e soprattutto fosso Fioio!
Siamo arrivati a scendere tra le pietre del fosso quando stava diventando buio e le luci sono state provvidenziali.

I dati del Pinin credo siano corretti, il mio GPS è partito solo dopo qualche Km ed ha registrato
86 km. percorsi
8h 29' in moto
2h 46 in sosta
per un'ascesa totale di 2770 metri

Ma il mio contakm ha registrato 91 km, in pratica il GPS non ha registrato qualche buco (spegnimenti o perdite di segnale varie) ed il primo tratto (circa 1,5 km) di salita da Camerata dove proprio non ne voleva sapere di rintracciare i satelliti.
Probabilmente il dislivello complessivo è vicino ai 3000 metri.

Vediamo poi che cosa dicono le tracce di MassimoM e Succisa!

Ragazzi...domani mi riposo straiato in qualche spiaggia...ora vado ad affossare il letto


......
Dimenticavo....un grazie grande così a Massimo per aver organizzato questa cosa (non so come definirla)
01

Massimo » 16 anni fa
A parte il gesto atletico che gratifica il partecipante di una escursione cosi impegnativa credo che il giro metta in evidenza questo patrimonio inestimabile che abbiamo vicino casa che sono i Simbruini.
Un area molto vasta dove, almeno per ora, si e’ riusciti a tenere lontano il cemento.
Queste bici moderne poi ci consentono di poterli “conquistare” tutti in una giornata ( ve lo immaginate Fosso Fioio con la forcella rigida?).

Sabato, specialmete nel finale, eravamo tutti stanchi ma eravamo uniti da un sentimento comune: portare a termine il giro. A mio avviso si e’ creato un gruppo formidabile e un’ottima collaborazione nel mediare tra esigenze di ogni singolo con le necessita’ dei ritmi di marcia.
Nonostante tutto pero’ alla fine ci ha preso il buio nel bel mezzo di F. Fioio, ci ha salvato Janto, l’unico con le luci. Fosso Fioio di notte, e’ stata una esperienza interessante anche questa.
Mi spiace per gli inconvenienti meccanici ma su questi sentieri sono sempre in agguato.

Forse in una prossima edizione, per essere piu alla portata di tutti, si potrebbe pensare la cosa preparando gia’ dall’inizio alcune varianti con relative guide. Lascio a Paolo (a cui sono grato per il fondamentale aiuto) e alle sue capacita’ organizzative la scelta di possibili soluzioni.
Ciao

succisa » 16 anni fa
90 km, 3000 m di dislivello, tutti praticamente sterrati nello splendida cornice dei Monti Simbruini, una bella giornata di sole, un’allegra e motivata compagnia, questo in sintesi la Simbruini Superbike 2008 di Pedalando. Grazie alla progettazione di Magistri ed Orsomars (non presente per impegni familiari), un manipolo di 10 bikers si avventura sugli sterrati di Monte Autore e Campo Staffi per una sfida al limite dell’impossibile: tutti i Simbruini in una sola giornata in mtb!

Il nome scimmiotta la celebre Dolomiti Superbike, la gara più dura che si svolge in Italia, ma, quando sono tornato alla macchina, la fatica di questa Simbruini Superbike non aveva nulla da invidiare alla più blasonata gara. Il chilometraggio ed il dislivello sono inferiori, ma quello che fa la differenza sono le discese, tutte tecniche, difficili, assurde, dove molte volte bisogna prendere la bici in spalla, insomma, questo percorso non dà  al biker un attimo di tregua, un momento di fiato per potersi riprendere, le salite sono dure, alcune anche con il fondo sconnesso, le discese non hanno nulla da invidiare al freeride, la pianura praticamente non esiste.

Nonostante l’elevata difficoltà  dell’escursione si presentano in ben 10 bikers alla partenza di Camerata Nuova (Magistri, Succisa, Maverick, Pino, Cicciobike, Mimmoginko, Presidente, Pininfarina, Matts e Janto). Fino a qualche anno fa, per il nostro gruppo, non solo era impensabile proporre una simile escursione, ma ancora più improbabile che si presentassero un numero così elevato di partecipanti. Purtroppo non possiamo rispettare l’orario di partenza prestabilito (8.00) per via di alcuni ritardatari e questo ci penalizzerà  non poco, soprattutto nel finale dell’escursione. Partiamo quindi con un ritardo di circa 45 minuti, inoltre, all’inizio sembra che nessuno abbia voglia di pedalare, sono tutti molto timorosi dei km e del dislivello, ma se teniamo questa velocità  non ci bastano 2 giorni per finire l’escursione. Finalmente, dopo Camposecco il gruppo decide di iniziare a pedalare seriamente ed arriviamo alla Cima di Monte Autore con 1,5 ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia prestabilita. Nella discesa dopo il Passo del Procopio, il primo incidente, Maverick spacca il forcellino e riduce il cambio ad un ammasso informe di ferraglia. Esattamente come Carlomagno 1 anno fa nell’escursione di Monte Autore, propongo quindi di ribattezzare questa valle, la Valle dei Forcellini. Ripariamo provvisoriamente il cambio e ripartiamo, ma, dopo un altro km, il secondo inconveniente, Mimmoginko spacca la sella. Anche lui come Maverick è costretto a fare ritorno alle auto. Al Santuario della SS.Trinità  i due incidentati iniziano il ritorno, accompagnati anche dal Pininfarina che era venuto in auto insieme a Mimmoginko, quindi è stato costretto a tornare anche lui (forse ha avuto un presentimento, perché sulla strada del ritorno anche lui ha spaccato il forcellino). Proseguiamo verso Campo Staffi, dove arriviamo con circa 2 ore di ritardo sulla tabella di marcia. Ormai alcuni partecipanti temevano che l’escursione non potesse essere conclusa, ma non tenevano conto della “convinzione” dei due coordinatori, Magistri e Succisa. Volevamo concludere l’escursione e avremmo fatto di tutto per completarla, salvaguardando ovviamente l’incolumità  dei partecipanti. Ovviamente, non ci siamo risparmiati nulla, anche la salita a Campo Staffi l’abbiamo fatta risalendo per la sciovia e non tagliando per un più agevole passaggio nel bosco adiacente, ma tant’è, oggi abbiamo deciso di soffrire e così sia. La discesa da Campo Staffi alla Valle del Renga non l’avevo mai fatta, ma Vi posso assicurare che aveva qualcosa di “paradisiaco”, tutta immersa nella boscaglia, sembrava che da un momento all’altro uscissero dei folletti a salutarci. Dopo l’altopiano della Renga, inizia la dura salita verso Camporotondo, iniziamo tutti ad essere un po stanchi, alcuni decidono di farsela a piedi per non appesantire ulteriormente i muscoli. Arriviamo a Camporotondo verso le 17, abbiamo ancora 3 ore scarse di luce, ma dentro di me sento che l’impresa è al limite della nostra fattibilità , ce la possiamo fare, ma, dobbiamo sbrigarci, non possiamo attendere ulteriormente per riprendere la marcia. Prima dell’ultima salita del Morbano, ci sono ancora due piccole asperità : Fonte della Spina ed Acquaramata. Sono corte entrambe ma fanno male, male parecchio a questo punto dell’escursione. Dopo la discesa di Campo Catino arriviamo al bivio per Pereto (a dx) Morbano (a sx), il solo Cicciobike decide che per lui la fatica è già  stata oltre le aspettative e ritorna a Camerata per comoda strada da Pereto. Noi invece, proseguiamo alla volta dell’ultimo gpm di giornata, la salita del Morbano, che non è una mostruosità , ma a questo punto della giornata, ci sembra che stiamo per scalare il Mortirolo. Arriviamo in cima che sono le 19 passate, cavoli, abbiamo da fare due discese supertecniche ed una di queste è Fosso Fioio. Mmmmm, si mette male, prendiamo a dx ed arriviamo ad un punto dove la strada finisce e ci buttiamo a capofitto nel bosco, seguendo la direzione di un ruscello di montagna in secca. Le probabilità  di rompere la bici sono altissime ma, arrivati a questo punto speriamo nella buona sorte. Portiamo la bici a mano in diversi punti e, alla fine, arriviamo a Fosso Fioio alle 19.40, praticamente nel bosco è già  buio da mezzora, ma tiro un sospirone di sollievo, abbiamo superato la penultima difficoltà  di giornata. Ora, rimane l’ultima, Fosso Fioio, che di giorno è difficile, figuriamoci di notte senza luci. Pedalo e prego la Madonna della Guardia, protettrice degli sportivi, quest’estate sono stato sul Passo della Cisa e ho detto alcune preghiere per tutto il gruppo, speriamo che ci protegga anche in questa occasione, ne abbiamo proprio bisogno. Fosso Fioio è un letto di fiume, figuratevi cosa significhi farlo di notte con il buio. Verso le 20.15 quando ormai neppure un piccolo spiraglio di luce filtra più, ecco che Janto tira fuori la sua Sigma Powerled e all’improvviso iniziamo a vedere qualcosa davanti a noi. Ci riuniamo tutti intorno a Janto, 2 davanti, 2 dietro, Janto ed il Presidente in mezzo, così riusciamo ad arrivare alle prime case di Camerata. Mai tanto piacevole fu la visione delle luci di quel piccolo, sparuto, gruppetto di case, avevamo completato la prima Simbruini Superbike.
Arriviamo al bar del paese alle ore 20.40, un bel brindisi ed un arrivederci al prossimo anno, nella speranza che questa escursione diventi una “classica” del nostro gruppo

PS:
Grazie a Massimo e Orsomars per la progettazione,
grazie a tutti i partecipanti non non avermi mandato a quel paese ogni volta che dicevo di riprendere la marcia,
grazie Pedalando, condividere questo giro con degli amici e' emozionante

pino » 16 anni fa
Che dire in più oltre al bellissimo resoconto di Succisa che mi ha fatto rivivere la bellissima escursione di sabato. Anche per me è stata sicuramente la gita più dura mai fatta in mtb, non tanto per la lunghezza e per il dislivello, comunque notevoli, quanto per il terreno, sempre sconnesso che non ha mai dato un attimo di tregua per cui si faticava sia in salita che in discesa. Comunque sono stato molto contento di aver portato a termine il giro che si è svolto in un ambiente naturale bellissimo ed ancora "selvaggio". Grazie a Massimo per aver ideato, proposto e guidato splendidamente tutta la truppa, coadiuvato dall'ottimo Succisa, fino alla meta e a tutti gli altri compagni di avventura che l'hanno resa possibile.
Ecco infine la foto del brindisi all'arrivo per suggellare una giornata memorabile

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