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L'importanza delle protezioni in montagna.



Facciamo un giochino...quanti pedalaniani o expedalaniani ci sono nella foto?
Io ne conto 6

succisa
Pinin, Amaiorani, Magistri, quello con la E che non ricordo come si chiama (Riccardo?), quello con la vecchia divisa (è Iguanasapiens?)... sono 5... e poi??? confused

Robyone
No Roby, la bici rossa mai avuta.

Torpado » 15 anni fa
Anche io quando sono occorso nelle prime cadute, e con conseguenze diverse, guardando Pininfarina ho pensato che forse sarebbe stato il caso di bardarsi di protezioni più o meno come lui per evitare problemi più seri durante le cadute. Però non ne sono mai stato pienamente convinto tanto è vero che alla fine non ho mai comprato alcuna protezione e l'unica rottura che ho avuto finora, e spero sia l'unica, è alla mano (dove nessuna protezione avrebbe potuto salvarla) e ai denti (stessa situazione, a meno che non vai giro col casco integrale pure sulla ciclabile, ma non mi pare il caso).

Di sicuro le grattate a ginocchia e gomiti sarebbero state meno gravi di quelle che ho subito però la botta presa è la stessa. L'importante, più che riempirsi di protezioni per fare xc, è capire perché si cade.
Quali sono i motivi più ricorrenti che ci provocano cadute?
Se ci pensate bene, vedrete che viene fuori una sola cosa: la distrazione!

Leon: distrazione da gps.
Quentin: distrazione da orologio.
Pirata: disattenzione al terreno per scattare a tutti i costi.
Torpado: poca considerazione del piede sganciato e tentativo di riagganciare da posizione quasi impossibile.

àˆ pure vero che gli incidenti sono provocati anche dalle difficoltà  tecniche che incontriamo ma lì non è nemmeno la difficoltà  che ci fa cadere, è la sopravvalutazione di noi stessi e nelle nostre capacità  che ci spinge a passare, tentare sarebbe meglio dire, in punti che sono al di sopra delle nostre possibilità .

Inoltre ci sono gli incidenti provocati dagli altri, in gara, su strada, in escursione, è lo stesso. In questi casi si può fare qualcosa solo a livello comportamentale per prevenire, per quanto possibile, l'incidente.

Alla fine, come mi ha detto Vettorel una sola volta ma mi si è stampato nel cervello: "dipende da noi stessi". Da quanto su esposto questo concetto è valido per un buon 90% dei casi.

Il fondo non ti è congeniale? Rallenta.
La curva non ti ispira fiducia in quel che ti aspetta dopo la piega? Rallenta.
Il passo che devi affrontare ti sembra al di sopra delle tue possibilità ? Scendi.
ecc....

Si potrebbe continuare così per una miriade incredibile di casi, ma tanto la risposta è sempre la stessa. Teniamoci sempre al di sotto del nostro limite massimo. Qualche volta potremmo anche eguagliarlo ma non superiamolo mai senza il controllo di qualcuno più esperto di noi che sta insieme e ci suggerisce come affrontare certi passi particolari o che vediamo farlo a lui davanti a noi, sempre che poi abbiamo il fegato di farlo.

Ecco, in questo caso devo proprio ringraziare ancora una volta Lampo dei preziosi consigli che durante la stagione scorsa ci ha elargito in quel di Pamphili e del Pineto. Da quando applico due semplici consigli da lui dati, e da quando ho scoperto la Nobby Nic 2.25 anteriore a 1.8 bar, affronto le discese con tutt'altra sicurezza ma in ogni caso cerco sempre di stare molto attento a non farmi prendere la mano ed esagerare.

Buone pedalate a tutti.

PIRATA » 15 anni fa
Straquoto Torpado.

Se dovessi andare in giro con le protezioni,(casomai in gara, si), allora me ne ritorno al mio hobby marino, cioe windsurf e katamarano.

Pirata

zagor » 15 anni fa


Quali sono i motivi più ricorrenti che ci provocano cadute?
Se ci pensate bene, vedrete che viene fuori una sola cosa: la distrazione!


Alla fine, come mi ha detto Vettorel una sola volta ma mi si è stampato nel cervello: "dipende da noi stessi". Da quanto su esposto questo concetto è valido per un buon 90% dei casi.

Il fondo non ti è congeniale? Rallenta.
La curva non ti ispira fiducia in quel che ti aspetta dopo la piega? Rallenta.
Il passo che devi affrontare ti sembra al di sopra delle tue possibilità ? Scendi.
ecc....



Torpado
quoto in pieno Torpado.
non ho grandissima esperienza in mtb, ma condivido in toto Roberto.

inoltre circa due mesi fa, per leggerezza e per stupidità , mi sono fatto male, in una banalissima partita di calcetto.

oggi, dopo 2MESI ho ripreso a fare le mie rampe di scale per salire in ufficio. lo confesso, sono arrivato al mio piano felice come un bambino.....................

ma

leon, ti auguro di riprenderti presto dalle tue ferite e considera che io, da oggi, ricomincio le mie personali RFS. ok


leon » 15 anni fa
Condivido in tutto e per tutto quello che ha detto il caro Torpado ma in vista di percorsi molto sconnessi e con pietraie tipiche delle montagne Appenniniche delle protezioni ai gomiti e alle ginocchia sarebbero da consigliare. Sono 15 anni che vado in mtb e in discesa non sono mai caduto ma basta una volta per farti male.
Seguiamo i consigli del grande Pinin che di ruzzoloni in montagna può scrivere un trattato e non esiste consulente più esperto di Lui.

Pininfarina » 15 anni fa
Io vi posso spiegare una semplice mia statistica e la mia motivazione per il quale porto le protezioni.
Voi sapete che io faccio circa 300 giorni l'anno per 80 minuti al giorno bici da citta' per andare al lavoro, poi faccio in media dal 2003, 50 uscite l'anno ufficiali e non, di pura mtb, in tutti i percorsi che conoscete e tutti i livelli di difficolta', quindi 400 uscite di mtb in 8 anni piu' 5/6 gare l'anno.
Voi sapete che sono un fautore del total biking, cioè a ME PIACE PEDALARE TUTTO IL PEDALABILE ESISTENTE, ergo non mi risparmio e non evito se vedo pietraie e sconnessioni varie, sia sul giro 1:1 che 5:5.
voi sapete che io prima di entrare in pedalando ho subito una frattura al gomito sx nel maggio del 2000 in una caduta su asfalto che mi ha comportato la non estensione completa del gomito e quindi un accorciamento generale del braccio di circa 3 cm...il voler recuperare questa spece di handicap fu la causa scatenante del mio ingresso in pedalando, il voler dimostrare a me stesso che non avevo subito nulla e che ero normale...
In tutti questi km fatti in questi anni le gomitiere soprattutto, mi hanno salvato in modo deciso in almeno 4 cadute serie.

Nella mia statistica che sto gfacendo non vi elenco le molteplici cadute e motivazioni che ho visto nelle cadute di altri bikers...

E' chiaro quindi, da tutto questo discorso,che piu' pedali e piu' sei esposto per statistica a farti male...io per questi molteplici motivi ho scelto di indossre almeno le gomitiere di default e vi posso garantire che non si sentono affatto...tutto qui, e non ho mai imposto a nessuno o consigliato di farlo di indossare le protezioni, a meno che non me l'anno chiesto, perche' semplicemente i fatti parlano da soli..e ognuno deve essere libero di interpretare il ciclismo che vuole,perchè è da questo princicpio che nasce il divertimento e il puro piacere di pedalare e non deve venire mai meno.

un consiglio ve lo do' anzi due.. quando siete stanchi del giro e dovete affrontare l'ultimadiscesa per tornare alle macchine a costo di scendere non andate forte per la fretta , il calo di zuccheri e di lucidita' è micidiale io una vlta sono caduto 5 volte...e non me lo scordero' piu',,secondo, provate a chiedere a voi stessi un po di piu' nell'apprendere un po di tecnica o segreti, rubate con gli ochhi e fate piccole prove da soli...io non sono un grande doscesista ma sono 8 anni che cerco sempre di apprendere da chi ne sa piu' di ne, costantemente..

..e con l'occasione vi spiego il mio motto...
significa che dovete avere paura del giorno in cui vi sentite padroni del mondo, sicurissimi della vostra bravura,insomma in quello stato che io chiamo "delirio di onnipotenza"..avere sempre un filo di paura vi inquietera' un po ma vi salvera' sempre...provato su me stesso...


P.S. VI GIURO AVREI SCOMMESSO 100 EURO PERCHE' ERO SICURO CHQUELLO DIETRO DI ME NELLA FOTO ROBOCOP, FOSSE MAGURA ALIAS IGUANASAPIENS..MA CHI E' ALLORA?...MISTERO

leon » 15 anni fa
Grande Pinin!
c'è molta gente che soffre di delirio di onnipotenza, che pensa di sfidare tutto e tutti, che pensa che con la bravura e la tecnica possono affrontare qualsiasi difficoltà  dando anche ai neofiti e non pessimi esempi che poi portano alle conseguenza anche gravi che tutti noi conosciamo. Ricordiamoci che i cimiteri sono pieni di "eroi" e di superuomini. A qualche giro di pedalando ho visto delle cose da mettersi le mani ai capelli: gente alle prime armi che scendeva dalla montagna alla pari di campioni di free reid mettendo in pericolo sia se stessi che gli altri e tutto ciò avveniva sotto gli occhi delle guide, perciò cerchiamo di essere più umili, perchè non basta fare un corso di poche ore da Lampo per per dire di saper affrontare le discese di montagna con disinvoltura e faciloneria, in quanto un conto è fare la discesella di Villa Panphili ed un conto è scendere sulle pietraie dei nostri appennini. Cerchiamo di essere sempre consapevoli dei nostri limiti!!!

Torpado » 15 anni fa


...perchè non basta fare un corso di poche ore da Lampo per per dire di saper affrontare le discese di montagna con disinvoltura e faciloneria, in quanto un conto è fare la discesella di Villa Pamphili ed un conto è scendere sulle pietraie dei nostri appennini.

leon
Non ho certo detto questo. Dico invece che i consigli di Lampo, cose di cui non ero completamente e/o coscientemente a conoscenza, mi hanno migliorato la sicurezza in discesa. Inoltre non penso che nessuno di noi gli venga in mente che uno o due suggerimenti su come andare in mtb gli risolva tutto l'aspetto tecnico che c'è in questa disciplina sportiva, e possa scendere dal Monte Bianco senza farsi male.
àˆ chiaro che ad uno sportivo già  svezzato quella conoscenza in più che gli mancava, lo rende più sicuro e può osare di più rispetto a prima. Per un neofita ha meno importanza perché prima di riuscire ad applicare certe tecniche magari avanzate, deve prima riuscire a dominare le basi della mtb, per esempio partire da fermo in salita con pendenza notevole.



...Cerchiamo di essere sempre consapevoli dei nostri limiti!!!

leon
Stiamo dicendo le stesse cose. Lo ribadisco e dico a tutti: "fate sempre molta attenzione al fondo e a quello che decidete di fare".

runner73 » 15 anni fa
Secondo me ok le protezioni se si vuole ma forse il rischio proviene dalla discesa e dai tratti tecnici, visto che questi sono il bello della mtb e non si possono eliminare, l'unico sistema per ridurlo consiste nel conoscere a fondo la tecnica, allenarsi a superare le possibili difficolta, per poter innalzare il limite di sicurezza e rimanere sempre sotto di esso :))) ....io per non saper ne leggere e ne scrivere mi sono iscritto ad un corso di guida con ->Link Sito<- ...qualcuno di voi la conosce?

Robyone » 15 anni fa


io per non saper ne leggere e ne scrivere mi sono iscritto ad un corso di guida con ->Link Sito<- ...qualcuno di voi la conosce?

runner73
Ma è un corso DI guida o un corso PER guida? E' una bella differenza.... confused

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