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Questi sono i viaggi dell'astronave Enterprise...


D0kt0R » 19 anni fa
Di tanto in tanto, buttare l’occhio su quelli che sono i possibili sviluppi futuri della tecnologia dietro le nostre biciclette di montagna o da strada, non può che fare bene. Comincerò la mia rapidissima carrellata sull’utilizzo di tecniche alternative alla trasmissione come la conosciamo oggi:

Le più famose (hanno anche tradotto in realtà  bici commerciali rivoluzionarie, quali Evil e Nicolai) realizzazioni sono sicuramente quelle di G-Boxx che da diversi anni stanno facendo di tutto per liberarci dal deragliatore (o almeno come lo conosciamo oggi). Chi tecnologicamente già  offre prodotti maturi è Dynamic Bicycles con le loro bici basate su di un sistema di trasmissione su assale senza catena, che può essere (ed effettivamente già  è stato fatto) implementato anche sulle full.

Infine, concludo con una carrellata di concept bicycle che faranno venire l’acquolina in bocca a molti di voi...

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amaiorani » 19 anni fa
Dato che in tempi lontani sono stato propretario di Guzzi California e BMW K100 RT sono rimasto un fissato della trasmissione cardanica. Non male quindi l'idea di Dynamic! Certo arrivare a finezze come il Monolever della serie GS della BMW trasportato su una MTB forse ce ne vorrà  ma sarà  bello vederci finalmente liberi da catene e deragliatori vari. Certo, tu dovrai aspettare che Shimano si inventi il suo XTR del caso e intanto smoccolerai sulle regolazioni .......

Joan » 19 anni fa
Caro Doktor,

molto interessante il tuo topic. Infatti, i mozzi col cambio interno esistono da un secolo dato che furono inventati nel 1902 8O !! Ricordo che da piccolo piccolo avevo una bici con il cambio dentro il mozzo posteriore,semplicissimo, soltanto con due o tre marcie e freno a tamburo.
Oggi tutto è diventato molto sofisticato... guarda quello che fa la tecnologia tedesca di rohloff ->Link Sito<- C’è perfino un modello per a mountain bike, con freno a disco e l'asse vuoto per i bloccaggi rapidi (peccato il prezzo: circa 800 euro, ‘shifters’, cavi e chiave per il montagio inclusi). Cannondale da qualche anni fornisce belli modelli dotati con questi mozzi ->Link Sito<-

Anche Sram prende parte, ->Link Sito<-

Quello che non capisco è perchè questo sistema non ha avuto successo nell mondo della mountain bike e sembra che soltanto sia utile nelle ‘city bike’ e simili.... a volte credo che i grandi produttori ci vendono quello che vogliono :evil: . In tutti gli anni che pedalo quante cose mi hanno tentato di vendere come il ‘rien ne va plus’ e alla fine hanno sparito nel nulla e nessuno si ricorda !!! … senza pensarci troppo: la ruota posteriore lenticolare (Tioga), i piatti ovalati ‘biopace’ (Shimano), i telai con i foderi alzati (Nishiki, Alpinestars), i materiali esotici (il boralin di Univega o la termoplastica di GT), il cambio magnetico (Mavic), etc

D0kt0R » 19 anni fa

molto interessante il tuo topic. Infatti, i mozzi col cambio interno esistono da un secolo dato che furono inventati nel 1902

"Joan"
Hermano di pedale,

Non hai idea di cosa hai evocato alla mia malconcia memoria... la bicicletta tipo Graziella con il cambio interno a 3 marce con freno a tamburo azionato pedalando al contrario: tale ricordo mi viene ancor più facile, poiché mi ritrovo 5 punti sotto il mento ed alcuni denti scheggiati per aver tentato – tanti anni fa - di farci un pò di freeride, ma quella è un’altra storia...

Un altro bel ricordo (che ho visto montato sulla vecchia bici di un mio amico) è il padellone ellittico (sebbene il termine corretto è “curva ovoidale simmetrica”) Shimano Biopace, montato di serie su molte Cannondale dei primi anni ’90. Sono sempre stato piuttosto scettico circa gli effettivi benefici del Biopace sebbene la teoria dietro tale aggeggio è piuttosto interessante (quando le pedivelle sono orizzontali viene utilizzata la spinta delle gambe sino al punto di minima efficienza quando queste sono verticali e tale spinta è minore). Credo comunque, sia ancora piuttosto utilizzato da chi fa triathlon.

Il problema dell’utilizzo di tali tecnologie è fondamentalmente quello di proporre qualcosa radicalmente differente dove esiste qualcosa di consolidato: proporre qualcosa di differente significa stravolgere un mercato, a meno che quanto proposto sia realmente rivoluzionario ed efficiente... ma poi è il marketing (nel nostro caso l’aftermarket) a dare il colpo finale ;-)

Per semplificare il lavoro a Brillo, aggiungo questa foto di mia sponte, invitando tutti a fare lo stesso... ;-)

20030

Joan » 19 anni fa
'Apreciat Doktor i col.lega del pedal',
la idea dei piatti ‘biopace’ o ‘non tondi’ ancora esiste e si chiama ‘Rotor q-ring’ e, come dici, la teoria dietro e piuttosto interessante
->Link Sito<-
Il marchio spagnolo Rotor ->Link Sito<- è abastanza conosciuto tra i bikers spagnoli e vedere il suo prodotto ‘star’ su qualche velocipedo non è come trovarsi un elefante rosa suonando la cornamusa . La teoria dietro il ‘rotor sistem’ mi sembra ancora più interessante: è un sistema che elimina il punto morto della pedalata convenzionale. Si chiama punto morto al vuoto di potenza che si produce quando i pedali si trovano uno su e l’altro in giù, cioè quando nessuna delle due gambe può trasmettere potenza. Questo sistema rende le pedivelle indipendenti e fa che non siano mai a 180 gradi, essendo l’angolo tra queste variabile e dipendente dal ciclo.
Ho avuto l’opportunità  di provarlo e poso dire che il sistema funciona veramente. Le sensazioni iniciali nelle gambe sono un po’ strane perchè la pedalata non è perfettamente tonda ma ci vogliono pochi kilometri per pedalare senza rendersi conto. Una volta abituato, riuscivo a fare salite e tratti impegativi che prima dovevo fare a piedi.

» 19 anni fa

Per semplificare il lavoro a Brillo, aggiungo questa foto di mia sponte, invitando tutti a fare lo stesso... ;-)

20030

"DoKtOr"

Grande, anzi Grandissimo, che dico? Incommensurabile DoKtor:
TUTTI DOBBIAMO AGGIUGERE IN CALCE AI NOSTRI POSTS IL NUOVO LOGO!!!

20030[/quote]
[quote]

Per semplificare il lavoro a Brillo, aggiungo questa foto di mia sponte, invitando tutti a fare lo stesso... ;-)

20030

39ce9bf6e1="DoKtOr"

non ho parole.... proprio non ho parole....

D0kt0R » 19 anni fa

la idea dei piatti ‘biopace’ o ‘non tondi’ ancora esiste e si chiama ‘Rotor q-ring’ e, come dici, la teoria dietro e piuttosto interessante
"Joan"

" target="_blank">->Link Sito<-
Mi querido compaà±er de pedal,

Bello il Rotor System! Come il Biopace utilizza serve ad eliminare il punto morto e quindi la perdita di potenza della pedalata, ma la variazione dell’angolo delle pedivelle – che ruotano su di un asse eccentrico ad evolvente e non sono quindi fissi a 180 gradi – ottenendo a tutti gli effetti un guadagno tangibile - a parità  di kW sviluppati - variabile tra il 10 ed il 15% (eh si, parlo proprio di Km/h).

Effettivamente sarei curioso di provare l’effetto che fa (immagino che sembra si stiano rompendo le pedivelle)... il Biopace era interessante, sebbene c’era l’abitudine di montare solamente il padellone ovoidale, mentre le altre due erano corone normali (tonde): pensa che tanto ti porta a “spingere” il Biopace che in quell’occasione spaccai di netto il rampichino ;-)

Conosco invece qualcuno che tira di padellone...

20030

...e rompe i telai! ;-)

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