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4 Luglio 2010: I Sentieri dei Lupi


tandem » 15 anni fa
Scusate...ma cos'è il "chagra"...e perchè succisa parla di crackers?

ciao...e complimenti a tutti....specie alle donne!

succisa » 15 anni fa


Scusate...ma cos'è il "chagra"...e perchè succisa parla di crackers?

ciao...e complimenti a tutti....specie alle donne!

tandem

Intanto io ti spiego i crackers, lascio ai sommi esperti il chagra...

da wikipedia
Un cracker è un biscotto asciutto, sottile, croccante e saporito che si è sviluppato dalla galletta militare e propria dell'alimentazione degli antichi marinai.

Nel 1801 Josiah Bent incominciò l'attività  di panettiere a Milton, nel Massachusetts, vendendo "biscotti d'acqua", ossia biscotti fatti di farina e acqua, che non si deterioravano durante i lunghi viaggi per mare dai porti di Boston. C'era un certo scricchiolio (in inglese crackling) durante la cottura, da qui il nome. Così ebbe origine il termine inglese "cracker", cioè "che scricchiola". La sua compagnia più tardi iniziò a vendere le gallete-crackers originali usate anche per le truppe durante la Guerra di Secessione. La compagnia è ancora attiva a Milton e continua a vendere questi articoli.

I buchi nei crakers sono detti buchi "di attracco" (in inglese docking holes). I buchi sono messi nell'impasto per fermare la formazione di vuoti d'aria nel cracker durante la cottura.

In inglese americano il nome "cracker" è molto spesso usato per biscotti piatti saporiti, salati, in distinzione dai "cookies" (biscotti dolci), che possono essere simili ai "crackers" in aspetto e consistenza, ma che hanno gusto dolce. I crackers hanno a volte come ingredienti formaggio e spezie, o anche pollo.

Marche come la Captain's Wafers, Club Crackers, Town House Crackers, Ritz Crackers, Cream Crackers e Water Biscuits sono solite spalmare i crackers con formaggio, paté o mousse.

I salatini e i "crackers-ostrica" sono spesso serviti con la zuppa.

La "Mock apple pie", tipico dolce statunitense, è fatta di crackers Ritz (o simili).

I "crackers-animali", che sono moderatamente dolci, sono un'eccezione alla regola empirica "i crackers sono salati e saporiti, i biscotti sono dolci". Ma comunque, la maniera in cui i crackers-animali sono fatti (impasto a strati) li classifica come crackers.

I "Graham-crackers" sono anche mangiati come cookies (biscotti), sebbene furono inventati per i loro supposti benefici salutari.

Uno spuntino popolare è il cracker con la salsa di formaggio.

Karkarlo » 15 anni fa


Scusate...ma cos'è il "chagra"...e perchè succisa parla di crackers?

ciao...e complimenti a tutti....specie alle donne!

tandem
E' una storia lunga e complicata,il tutto è iniziato quando un giorno il buon Succisa uscii da casa, se ne andò a Genova e s' imbarcò su un Cargo che batteva bandiera Liberiana ...
il resto lo racconterà  lui davanti ad una damigiana di birra gelata.

janto » 15 anni fa



Scusate...ma cos'è il "chagra"...e perchè succisa parla di crackers?

ciao...e complimenti a tutti....specie alle donne!

tandem
E' una storia lunga e complicata,il tutto è iniziato quando un giorno il buon Succisa uscii da casa, se ne andò a Genova e s' imbarcò su un Cargo che batteva bandiera Liberiana ...
il resto lo racconterà  lui davanti ad una damigiana di birra gelata.

Karkarlo
lol
quasi meglio di totò e peppino

lampo » 15 anni fa
Che bella gara ragazzi...
Percorso ed organizzazione ok, pasta party vario ed abbondante, un grazie agli amici di Collarmele.
Per quanto riguarda la gara, ed in particolare quella femminile, la doppietta di Trecciadoro e Dea, (prima e seconda) insieme al quinto posto di Dama bianca hanno riempito il podio.
Purtroppo nel bel clima festoso, la brutta caduta di Dea negli ultimi km di gara ci ha preoccupato e non poco. Posto una foto del podio, dove il Succisa sostituisce Dea impegnata con i medici per le medicazioni.
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trecciadoro » 15 anni fa
Che gara!!!!
Da consigliare a tutti,sia per l'organizzazione,che per il percorso.
Molto tecnica in 2 o 3 passaggi, il resto pedalabile, ma con panorami veramente particolari.
Durante il pasta party,è stata tutta una risata,e anche dopo.
Mi dispiace tantissimo per Dea, che cadendo,si è fatta veramente male.
Ringrazio tutti quelli che hanno gareggiato, perchè solo con la partecipazione di altri del gruppo, le competizioni diventano,belle, sentite,vere, e dopo anche esilaranti.
Grazie a tutti.

succisa » 15 anni fa
Se a qualcuno piace leggere qualche "emozione grassa".........

Anche dopo tanti anni di gare mtb la paura è sempre tanta, ci sono una serie di cose che mi preoccupano alla partenza di questa gara di Collarmele: 1) l’ultima gara mtb da singolo l’ho fatta 2 mesi fa a Scanno e con simili condizioni di terreno ho fatto un “botto” da paura battendo violentemente la faccia a terra, 2) ho la testa che pensa ad altre cose quindi non ho una adeguata determinazione, 3) ho le gomme nuove che non ho potuto testare adeguatamente prima della gara quindi non so che reazione avranno sui sassosi sterrati di questa terra abruzzese. Insomma mi schiero al via di questa gara con tante paure, per fortuna in griglia incontro un sacco di amici che non rivedevo da tanto tempo e tra una battuta e l’altra il tempo scorre veloce e manco mi accorgo che hanno dato il via. Nel lungo tratto in pianura e leggera discesa mi superano praticamente tutti, davanti a me un nuvolone grigio di polvere, la testa continua a stare sintonizzata non sulla gara, praticamente sto facendo un’escursione, per fortuna dopo circa 3 km di questa sofferenza finalmente inizia la prima salita. Si capisce subito che non sarà  uno scherzo raggiungere le pale eoliche, le pendenze si fanno subito sentire. La salita, la concentrazione per lo sforzo, mi fa entrare nel vivo della gara. I concorrenti sono tutti lì, incolonnati e sgranati come tante formichine, inizio a menare un bel rapporto e riacciuffo subito Trecciadoro (che come al solito è partita da schifo), poi nel tratto più duro anche Fabiot (che come al solito andava a piedi dato che aveva la doppia), gli urlo “ciao doppietta”, e subito dopo aggancio anche Dea (anche lei a piedi in un tratto) e Lampo, mentre invece Michele39289 lo avviso “sto arrivando-arrivo-eccomi” ed arrivo alle pale con un bel vantaggio su tutti i pedalando. Ho superato moltissimi bikers in questa salita, ho ritrovato la concentrazione della gara ma ora devo testare l’affidabilità  dei pneumatici appena montati, quindi affronto la discesa con molta prudenza Ma Michele è di quelle parti, conosce bene il percorso e le sue discese, imposta traiettorie migliori delle mie e mi raggiunge al termine della prima discesa. E’ motivato, lo vedo, gioca in casa e vuole arrivare sicuramente prima di me, ma il gioco dei Pedalando e’ anche questo, ci sta mettersi lealmente in gara tra di noi per potersi sfottere fino alla prossima occasione. Al rifornimento mi attardo un poco per riempire bene la borraccia, in questa gara dove non c’e’ un albero manco a pagarlo e con una caldo infernale è fondamentale averne a sufficienza e nella successiva salita Michele è a circa 1 minuto e mezzo, lo vedo nei tornanti pietrosi davanti a me. Nella successiva discesa lo vedo che sta fermo di fianco alla strada armeggiando sulla bici, ha bucato. Mi fermo per vedere se tutto ok, mi dice di si, quindi proseguo. La seconda salita ci porta all’altopiano di Baullo, un magnifico posto, me lo ricordo in tante escursioni di Pedalando quando si faceva il tour del Sirente. Aspetto la dura salita ed invece le pendenze non sono mai estreme e si sale dolcemente verso il gpm. Al solito, come altre volte mi capita in gara, iniziano a ronzarmi in testa mille pensieri e mi deconcentro sulla competizione, tant’e’ che mi raggiungono Dea e Lampo. Stanno facendo un forcing, fatico a stargli a ruota, decido di staccarmi, ma come? Ma perche? Provaci almeno …mi dico. Scalo un paio di rapporti e vedo che con facilità  gli ritorno sotto. Decido di fare questo tratto con loro, nella speranza che la concentrazione (e la velocità ) non scenda sotto il minimo sindacabile come prima. Negli ultimi metri della salita guadagno un poco di vantaggio ed affronto l’impegnativa discesa davanti a loro. Lampo ci mette un battito di ciglia a raggiungermi, gli chiedo se vuole strada, mi dice di proseguire. Arriva ora il tratto più impegnativo tecnicamente, lo affronto con la dovuta attenzione, c’e’ un tratto esposto abbastanza pericoloso e vedo un gruppetto di bikers che scendono a piedi. Decido anche io di fare quei 2 metri a piedi e subito rimonto in bici, si poteva fare ma vedendo i bikers davanti che scendevano anche io ho preferito fare altrettanto, ci riproverò il prossimo anno…..Bellissima la discesa veloce in mezzo ai prati, però la confidenza con le gomme non è ancora al massimo, devo imparare a conoscere le loro reazioni, quindi decido di rallentare un poco. Altra salita, questa volta dicono corta, 1 km e mezzo, la fatica inizia a farsi sentire, soprattutto per un gruppo di bikers che si vedono superati a velocità  doppia. Giù in fondo alla vallata c’e’ Collarmele, si intuisce che la prossima discesa sarà  spettacolare ed infatti così e’ stata, a palla di fucile per circa 10 km, tocca fare attenzione però a guidare bene e non prendere qualche sasso che potrebbe squarciare il copertone e far finire così la gara anticipatamente. Scendo giù con determinazione ma senza mollare completamente i freni, preferisco non rischiare nulla. Ma non è ancora finita, piccolo strappo di altri 500 m e sprint finale sul vialone di Collarmele. Bellissima emozione e all’arrivo la “strana sensazione” che in 2h38m abbia già  finito, beh una volta tanto non fa male sbrigarsi in così poco tempo.

PIRATA » 14 anni fa


Se a qualcuno piace leggere qualche "emozione grassa".........

Anche dopo tanti anni di gare mtb la paura è sempre tanta, ci sono una serie di cose che mi preoccupano alla partenza di questa gara di Collarmele: 1) l’ultima gara mtb da singolo l’ho fatta 2 mesi fa a Scanno e con simili condizioni di terreno ho fatto un “botto” da paura battendo violentemente la faccia a terra, 2) ho la testa che pensa ad altre cose quindi non ho una adeguata determinazione, 3) ho le gomme nuove che non ho potuto testare adeguatamente prima della gara quindi non so che reazione avranno sui sassosi sterrati di questa terra abruzzese. Insomma mi schiero al via di questa gara con tante paure, per fortuna in griglia incontro un sacco di amici che non rivedevo da tanto tempo e tra una battuta e l’altra il tempo scorre veloce e manco mi accorgo che hanno dato il via. Nel lungo tratto in pianura e leggera discesa mi superano praticamente tutti, davanti a me un nuvolone grigio di polvere, la testa continua a stare sintonizzata non sulla gara, praticamente sto facendo un’escursione, per fortuna dopo circa 3 km di questa sofferenza finalmente inizia la prima salita. Si capisce subito che non sarà  uno scherzo raggiungere le pale eoliche, le pendenze si fanno subito sentire. La salita, la concentrazione per lo sforzo, mi fa entrare nel vivo della gara. I concorrenti sono tutti lì, incolonnati e sgranati come tante formichine, inizio a menare un bel rapporto e riacciuffo subito Trecciadoro (che come al solito è partita da schifo), poi nel tratto più duro anche Fabiot (che come al solito andava a piedi dato che aveva la doppia), gli urlo “ciao doppietta”, e subito dopo aggancio anche Dea (anche lei a piedi in un tratto) e Lampo, mentre invece Michele39289 lo avviso “sto arrivando-arrivo-eccomi” ed arrivo alle pale con un bel vantaggio su tutti i pedalando. Ho superato moltissimi bikers in questa salita, ho ritrovato la concentrazione della gara ma ora devo testare l’affidabilità  dei pneumatici appena montati, quindi affronto la discesa con molta prudenza Ma Michele è di quelle parti, conosce bene il percorso e le sue discese, imposta traiettorie migliori delle mie e mi raggiunge al termine della prima discesa. E’ motivato, lo vedo, gioca in casa e vuole arrivare sicuramente prima di me, ma il gioco dei Pedalando e’ anche questo, ci sta mettersi lealmente in gara tra di noi per potersi sfottere fino alla prossima occasione. Al rifornimento mi attardo un poco per riempire bene la borraccia, in questa gara dove non c’e’ un albero manco a pagarlo e con una caldo infernale è fondamentale averne a sufficienza e nella successiva salita Michele è a circa 1 minuto e mezzo, lo vedo nei tornanti pietrosi davanti a me. Nella successiva discesa lo vedo che sta fermo di fianco alla strada armeggiando sulla bici, ha bucato. Mi fermo per vedere se tutto ok, mi dice di si, quindi proseguo. La seconda salita ci porta all’altopiano di Baullo, un magnifico posto, me lo ricordo in tante escursioni di Pedalando quando si faceva il tour del Sirente. Aspetto la dura salita ed invece le pendenze non sono mai estreme e si sale dolcemente verso il gpm. Al solito, come altre volte mi capita in gara, iniziano a ronzarmi in testa mille pensieri e mi deconcentro sulla competizione, tant’e’ che mi raggiungono Dea e Lampo. Stanno facendo un forcing, fatico a stargli a ruota, decido di staccarmi, ma come? Ma perche? Provaci almeno …mi dico. Scalo un paio di rapporti e vedo che con facilità  gli ritorno sotto. Decido di fare questo tratto con loro, nella speranza che la concentrazione (e la velocità ) non scenda sotto il minimo sindacabile come prima. Negli ultimi metri della salita guadagno un poco di vantaggio ed affronto l’impegnativa discesa davanti a loro. Lampo ci mette un battito di ciglia a raggiungermi, gli chiedo se vuole strada, mi dice di proseguire. Arriva ora il tratto più impegnativo tecnicamente, lo affronto con la dovuta attenzione, c’e’ un tratto esposto abbastanza pericoloso e vedo un gruppetto di bikers che scendono a piedi. Decido anche io di fare quei 2 metri a piedi e subito rimonto in bici, si poteva fare ma vedendo i bikers davanti che scendevano anche io ho preferito fare altrettanto, ci riproverò il prossimo anno…..Bellissima la discesa veloce in mezzo ai prati, però la confidenza con le gomme non è ancora al massimo, devo imparare a conoscere le loro reazioni, quindi decido di rallentare un poco. Altra salita, questa volta dicono corta, 1 km e mezzo, la fatica inizia a farsi sentire, soprattutto per un gruppo di bikers che si vedono superati a velocità  doppia. Giù in fondo alla vallata c’e’ Collarmele, si intuisce che la prossima discesa sarà  spettacolare ed infatti così e’ stata, a palla di fucile per circa 10 km, tocca fare attenzione però a guidare bene e non prendere qualche sasso che potrebbe squarciare il copertone e far finire così la gara anticipatamente. Scendo giù con determinazione ma senza mollare completamente i freni, preferisco non rischiare nulla. Ma non è ancora finita, piccolo strappo di altri 500 m e sprint finale sul vialone di Collarmele. Bellissima emozione e all’arrivo la “strana sensazione” che in 2h38m abbia già  finito, beh una volta tanto non fa male sbrigarsi in così poco tempo.

succisa

A Succisa, è sempre bello leggere i tuoi commenti, della serie me so perso una gara, ma sto periodo di fare le gare, non mi và  proprio. Complimenti a tutti i partecipanti.

Pirata

Superkucco » 14 anni fa
...racconto molto avvincente, l'hai reso vivo ed emozionante...grande!
Peccato non aver partecipato...al prox anno....

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