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Scheda Domenica 29 Ottobre 2006: MONTI RUFFI


Zorro » 18 anni fa
Carissimi,
vi allego la scheda di Domenica 29 in attesa che venga aggiornato il calendario.

Lander Logoorro

I MONTI RUFFI: DAL FIUME ANIENE ALLA PIANA DEL MERRO
Impegno fisico: 4
Difficoltà  tecnica: 4
Lunghezza: km. 34.9
Dislivello: mt. 880

Appuntamento: ore 8.45 Bivio di Agosta (RM) - parcheggio sulla destra nei pressi del benzinaio.
(per raggiungere il luogo dell’appuntamento, da Roma prendere l’A24 ed uscire a Vicovaro-Mandela; prendere la Tiburtina in direzione Subiaco, quindi la Sublacense, superare il bivio a dx per Marano Equo, procedere ancora per circa 2 km, dopo un rettilineo c’è una curva a sx. e lo slargo per il parcheggio subito a dx.; da Roma Est-Casalbertone calcolare 40 minuti di viaggio).
Note: è prevista una breve sosta per uno snack; il giro dovrebbe terminare, salvo imprevisti, per le 14.00.

DESCRIZIONE STORICO-AMBIENTALE
La catena dei Monti Ruffi si trova a circa 50 km. da Roma; costituisce, assieme ai Prenestini e ai Tiburtini, parte del subappennino laziale e delimita, con le sue propaggini, il corso del fiume Aniene nel tratto che va da Subiaco e Mandela.
Fittamente ricoperta di vegetazione, tocca il suo punto più alto a Costa Sole (m. 1253) da dove, nelle giornate più limpide, il panorama spazia dalle montagne abruzzesi fino a Roma.
Il percorso tocca una zona che, abitata già  dagli Equi, dopo la conquista romana, divenne importante fonte di approvvigionamento idrico per l'Urbe. Partivano infatti da qui quattro acquedotti (Anio Vetus, Marcio, Claudio, Anio Novus) che andavano a rifornire di limpide acque la città . Ancora oggi è in funzione, dopo il restauro operato da Pio IX nel secolo scorso, l'acquedotto dell'Acqua Marcia e, vicino Marano Equo, è possibile dissetarsi presso alcune sorgenti, dalle quali sgorga un'acqua leggermente frizzante.

CARATTERISTICHE DEL PERCORSO
Il percorso è piuttosto completo: presenta infatti quasi tutti i tipi di fondi che si possono affrontare nel corso di un’escursione: sterrate, carrarecce, cementate, tratti erbosi, brevi single track e qualche tratto asfaltato.
àˆ completamente pedalabile, tranne il breve tratto di single track (300 mt) che può costringere a mettere i piedi a terra.
In caso di pioggia può presentare molte pozzanghere ma, tranne qualche breve tratto, poco fango, causa le buone capacità  di drenaggio del fondo.
Considerato il dislivello e la peculiarità  dei tratti in salita, spesso con pendenze intorno al 20%, è adatto a bikers con un buon allenamento e discrete capacità  tecniche.

DESCRIZIONE DEL PERCORSO
(Sono indicati fra parentesi i km progressivi e la quota in metri s.l.m.; sono evidenziati in grassetto/blu i punti acqua, in grassetto rosso le caratteristiche tecniche del percorso, in grassetto verde i principali aspetti paesaggistici)
Dal parcheggio (0.0;332) [PUNTO ACQUA 200 mt. avanti lungo la ss Sublacense] superare il fiume Aniene sul ponticello a sx e prendere la stradina asfaltata che va verso i colli.
Prendere a dx (0.5;333) la carrareccia che prosegue in piano, facendo attenzione al fondo spesso molle e scivoloso; la carrareccia poi diventa un single track che va a sbucare in un’altra carrareccia, asfaltata dopo qualche metro (1.5;329).
Si sbuca quindi su una strada asfaltata più ampia (2.2;329) che si prende a dx, superando nuovamente l’Aniene [PUNTO ACQUA], per poi immettersi, con la dovuta attenzione, sulla ss Sublacense in direzione Roma.
Dopo qualche centinaio di metri si abbandona la statale per immettersi in una sterrata a sx (3.0; 328) che prima costeggia l’Aniene quindi lo oltrepassa nuovamente fino a sbucare in una strada asfaltata che si prende a dx; il pezzo descritto presenta qualche difficoltà  tecnica per il rapido alternarsi di tratti sassosi, scivolosi e con l’erba piuttosto alta.
L’asfalto termina immediatamente (PUNTO B;4.2;328) e si continua diritto sulla sterrata.
Seguendo sempre la sterrata principale si ignora prima una diramazione a sx in prossimità  di un ponticello, quindi all’incrocio successivo si volta a sx, invertendo praticamente il senso di marcia (5.7;326).
Subito dopo si prende la diramazione a dx; la sterrata comincia a salire leggermente su un fondo, scivoloso ma non fangoso, spesso invaso dalle acque delle sorgenti lì vicine. Ignorando tutti i bivi, si sbuca in una piccola radura per poi guadare un ruscello (7.0;342) e continuare su una sterrata che finisce in un prato.
A questo punto, seguendo le guide, si guada un altro ruscello, quasi sempre secco, e ci si immette in un single track quasi interamente pedalabile ma un po’ scivoloso che sale immettendosi in una carrareccia che si prende a sx e, al bivio immediatamente successivo a dx.
Dopo una breve discesa, superato un ponticello, si inizia a salire molto ripidamente (7.7;385).
àˆ la prima delle rampe, brevi ma ripidissime, che caratterizzano questo percorso.
Si sbuca, quindi, su una strada asfaltata (8.3;417) che si prende a dx, per poi girare poco dopo, in prossimità  di una vecchia abitazione, a sx. Si costeggia un campo da tennis e, dietro le tribune del campo sportivo, si gira a dx in salita su una sterrata/cementata (8.5;414).
A sinistra c’è il paese di Marano Equo.
La strada sale fino a risbucare sull’asfalto che si prende a sx (PUNTO C;9.0;440).
Si ignora una diramazione a dx e si continua sulla principale sempre su asfalto.
In prossimità  di un tornante a dx (9.6;471), si prende la cementata che scende ripidamente. Iniziano in rapida successione 4 rampe brevi ma con pendenze intorno al 20%, interrotte da brevi tratti in piano o in leggera discesa. àˆ opportuno prestare attenzione ai brevi tratti in discesa che possono presentare, in prossimità  delle curve, tratti fangosi e scivolosi.
Il percorso si snoda fra castagneti e querce.
Nei pressi di alcune stalle (11.0;569) continuare sulla sterrata, a tratti cementata, a dx.
Si supera una diramazione a dx, la salita comincia ad attenuarsi piano piano, si oltrepassa quindi un fontanile a dx (Fonte Sezze;12.1;630). Inizia un tratto in discesa (13.1;660) e, ignorando una rampa a dx, continuare in discesa più ripida cementata, per poi tenere la dx al bivio successivo (13.8;599).
Sulla sinistra ampio panorama sulla valle dell’Aniene, sui Monti Simbruini e sui Monti Affilani, con i paesi di Agosta, Cervara di Roma, Subiaco e i monasteri benedettini.
Dopo un nuovo tratto in salita tenere ancora la dx (14.8; 632); inizia una breve discesa che incrocia la strada provinciale asfaltata che porta verso Rocca di Mezzo (15.0;615).
Il panorama cambia perché ci si affaccia su Monte Guadagnolo ed i Monti Prenestini con i paesi di Affile, Rocca Santo Stefano, Olevano Romano.
La strada asfaltata sale con regolarità  presentando il tratto più duro proprio sotto Rocca Canterano: è possibile rifornirsi d’acqua in prossimità  del 2° e del 4° tornante [PUNTI ACQUA].
La strada asfaltata termina nella piazzetta di Rocca di Mezzo (18.1;840) [PUNTO ACQUA].
Si prende quindi una sterrata che costeggia alcuni ovili e si giunge al culmine dell’escursione odierna (18.9;850).
Da qui ampio panorama sulla valle dell’Aniene, i monti Lucretili, la piana di Carsoli ed i monti dell’Abruzzo.
Inizia una discesa su fondo cementato nella quale occorre prestare attenzione al brecciolino ed alle canalette per l’acqua.
Al termine della discesa (19.8;742) continuare in piano per poi, ignorando una diramazione a dx (20.1;725), affrontare una ripida salita sassosa, all’inizio non pedalabile.
Quindi, prendendo a dx ad un primo bivio e a sx in leggera discesa ad un secondo bivio, si giunge alla Piana del Merro (21.3;808), punto d’arrivo della nostra escursione dove è prevista una sosta per un breve snack.
A questo punto si ripercorre a ritroso il tratto appena affrontato, prestando particolare attenzione al tratto sassoso in discesa, fino a giungere al termine della discesa cementata che proveniva da Rocca di Mezzo (22.7;742).
Si prende la diramazione a sx, si supera un cancello e si continua in discesa, superando un tornante ed arrivando ad un bivio, dove si prende ancora a sx (23.7;636).
Quest’ultimo tratto richiede particolare attenzione causa il fondo sassoso e con profondi solchi.
La sterrata continua a mezzacosta per poi scendere decisamente verso il Santuario della Madonna della Quercia (26.2;480) dove ricomincia l’asfalto [PUNTO ACQUA].
Si continua in ripidissima discesa cementata diritto per poi risbucare sull’asfalto ed arrivare al PUNTO C già  incontrato all’andata. Da qui in poi si percorre in senso inverso il percorso affrontato all’andata fino al PUNTO B sopra descritto (31.2;328).
Da qui si procede diritti su asfalto (dopo pochi metri è possibile rifornirsi di acqua minerale presso alcune sorgenti [PUNTO ACQUA]) per giungere al PUNTO A incontrato all’andata.
Da qui si ripercorre a ritroso il tratto iniziale percorso all’andata e si giunge alla fine dell’escursione odierna (34.9;332).
:(
a pedalapoco,
ke rifai quel s.t. ke nn ho trovato alla mia pre-scout?

amaiorani » 18 anni fa

se il presidente ordina rifaccio quel single track!

"pedalopoco"

Dato si che parteciperò all'escursione propongo di evitare di fare prove proposte dal presidente! Visto che lui non l'ha trovato vorrei evitare che non lo trovassimo neanche noi trovandoci invece chissà  dove!

pedalopoco » 18 anni fa
Don't worry!
Era già  tutto previsto e soprattutto testato.

amaiorani » 18 anni fa

Don't worry!
Era già  tutto previsto e soprattutto testato.

"pedalopoco"

Insomma se scarrupamo in tutta tranquillità ! :razz:

pedalopoco » 18 anni fa
ma no, guarda che - anche x non suscitare chissa quali aspettative - il single track di cui parla Ciesse è brevissimo (saranno sì e no 300 metri).
E' che lui è fissato con i single track
:x

se il presidente ordina rifaccio quel single track!

"pedalopoco"

:shock:
nn so se ci sarò,
sabato 28 ho la gara a Perugia e domenica vorrei stare in zona x fare 1 altro giro,
:grin:
cmq nella ipotesi rmota ke vengo, mi fai vedere ando stà 

pedalopoco » 18 anni fa

se il presidente ordina rifaccio quel single track!

e26236a28a="pedalopoco"

:shock:
nn so se ci sarò,
sabato 28 ho la gara a Perugia e domenica vorrei stare in zona x fare 1 altro giro,
:grin:
cmq nella ipotesi rmota ke vengo, mi fai vedere ando stà 

"ciesse"

Aho, ma come c@@@o scrivi?
Più che italiano mi sembra volgare in particolare per quel ke che mi ricorda tanto uno dei primi documenti della lingua italiana (o il primo) il famoso (!?)
Sao ke kelle terre per
kelli fini ke ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti
, del 960 poco prima dell'anno Mille.

PS: era solo per riportare il topic in prima pagina
8) 8) 8)

PIRATA » 18 anni fa

se il presidente ordina rifaccio quel single track!

f91a53dadb="pedalopoco"

:shock:
nn so se ci sarò,
sabato 28 ho la gara a Perugia e domenica vorrei stare in zona x fare 1 altro giro,
:grin:
cmq nella ipotesi rmota ke vengo, mi fai vedere ando stà 

f91a53dadb="ciesse"

Aho, ma come c@@@o scrivi?
Più che italiano mi sembra volgare in particolare per quel ke che mi ricorda tanto uno dei primi documenti della lingua italiana (o il primo) il famoso (!?)
Sao ke kelle terre per
kelli fini ke ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti
, del 960 poco prima dell'anno Mille.

PS: era solo per riportare il topic in prima pagina
8) 8) 8)

"scarnecchia"

Lasciamo perdere come scrive il president :mad: , e meno male che pedalando non ha la C perche non so come la chiamerebbe, gia me lo immagino.
Pirata

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