Ieri stavo ragionando su questo tremendo tifo che c'è (o paratifo?) nello sport del calcio. Perché si arriva a livelli parossistici, da dove viene questo grande attaccamento all'Italia solo quando gioca la nazionale? Ovvio che il discorso è valido anche per altre nazioni.
Mi è venuto in mente un vecchio film del 1976 con James Caan: "Rollerball". Chi lo conosce avrà già capito cosa intendo.
àˆ la storia di uno che gioca a Rollerball, sport molto violento, in un'epoca in cui ormai tutte le guerre sono state debellate e la violenza non esiste più, più o meno. Questo sport, così violento (anche fino alla morte), è diventato la valvola di sfogo per la gente, che deve comunque fare i conti con il represso, ma naturale, istinto violento che è dentro di noi a vari livelli a secondo della nostra personalità .
Ecco, secondo me, il calcio è l'allegoria di una guerra mondiale in cui invece delle armi si usa il pallone e 11 giocatori in campo; un po' come gli Orazi e Curiazi che decisero saggiamente di risparmiare i propri uomini scegliendone solo 3 per ciascuno.
Soprattutto in Europa questa mia ipotesi è più valida. Guerre nella solita maniera nel vecchio continente non se ne combatteranno più per fortuna (lasciamo perdere l'Europa dell'est che ancora è cosa a parte, ex Jugo e compagni) ma la rivalità tra le nazioni c'è ancora e in alcuni casi è pure molto forte, cosa c'è di meglio allora se non un surrogato della guerra? Un qualcosa che accomuna tantissime persone sotto la stessa bandiera? Ovvio poi che, visto che non è guerra a tutti gli effetti, altrettante tantissime persone non gliene po' frega' de meno (v. sottoscritto); se invece fosse guerra vera penso che tutti saremmo uniti senza dubbi.
Ecco, penso che ciò che ho esposto sia quanto di più vicino alla ragione per cui milioni di persone in tutto il mondo si attaccano alla propria nazionale di calcio che, involontariamente, rappresenta il proprio esercito in lotta con tutto il resto del pianeta. Già perché qui a differenza di una guerra vera, si combatte tutti contro tutti, non esistono le alleanze, alla fine una sola nazione prevarrà (me sembra Highlander :)).
Be', mi sembra che abbia detto abbastanza. Se c'è qualcuno che vuole dire la sua in merito alla mia disanima del problema, o ha altre ipotesi valide in merito, risponda pure e partecipi all'annosa questione: "calcio si, calcio no?" Io dico sempre che la via di mezzo è sempre la più difficile da trovare e percorrere, infatti i latini dicevano bene: "In medio stat virtus". :) :)