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MARATHON DEGLI ETRUSCHI 2008


pantani » 17 anni fa


:gnam: :stop: :veryangry: :80 :angry: :piove:

diluvio fulmini e saette, seconda domenica consecutiva con sveglia alle 05:30 .......completamente inutile.
Caro Paolo mi sà  che stà  marathon "non sà  da fare !!!" :wall:

lagavulin
bella laga....... :ok se vedemo al lago.......

Torpado » 17 anni fa
Errore, grosso errore non essere venuti. Augh!
Il tempo è stato più che clemente, pochissima pioggia, anche se tanto, tantissimo fango. Giornata perfetta, anche con sole.

Cmq... UN C..O MAI VISTO!!! :eek

Mica erano 160 km tranquilli, nooo, ma che. Salite e rampe (pure ripide), discese veloci, discese su fango, salitelle su fanghiglia, ... insomma un vero campionario di fatica. A considerare la fatica che n'è uscita fuori, secondo me questi km potrebbero corrispondere a 300/350 km su bdc. Troppo dura.

Tra l'altro verso i miei 115 km non ero in grado di seguire il gruppetto (con me 4) e alla stazione di Torre in Pietra volevo prendere il treno. Così ho salutato gli altri e sono entrato in stazione, ma la biglietteria lì non c'è e mi hanno detto che se fai il biglietto sul treno ci possono stare 10/20 € di mora. Non c'era aperto nemmeno il bar che fa i biglietti, così a quel punto, complice il rodimento per non riuscire a terminare il giro come programmato, ho preso un'altra decisione: tornare per conto mio facendo tutta l'Aurelia. Ed è quello che ho fatto.

Mi sono rifocillato per bene e con calma, poi ho inforcato la bici e, al mio passo possibile e luci accese, mi sono impedalato verso Roma stando sempre il più possibile a destra sulla banchina e facendo sempre molta attenzione a chi veniva da dietro. Poi ho preso Via di Brava, Via Portuense e sono arrivato a casa.

Risultato
Km totali 147,5
Vel. max km/h 49,1
Vel. media km/h 16,4
Tempo di pedalata h 8:49'
Tempo totale h10:32'
Media cardiaca 145 bpm

Confermo... Un c..lo mai visto (e fango)! :eek :eek :eek

E, quasi mi scordavo, 4 (dico, ben quattro) kg di meno!!!

quentin » 17 anni fa
C’ero anche io questa mattina alla partenza; eravamo in 6: Succisa, Max69, Janto, Luis, Torpado, Quentin, ma dopo pochi chilometri io ho dovuto rinunciare.
Infatti sulla ciclabile poco dopo l’Isola Tiberina, buca Succisa. Io dico a Janto che la più alta percentuale di bucature mie è proprio sulla ciclabile, ed infatti poco dopo buco anche io.
Janto si ferma ad aiutarmi, ma si vede subito che oggi “nunn è jurnata”.
Prende la mia camera d’aria di riserva mentre io estraggo quella bucata, e dopo due pompate mi dice che non regge.
Ma come: è una Michelin Air comp latex nuova pagata 12 Eur nuova mai usata. Guardo e vedo che ha lo stesso difetto di una stessa camera d’aria riscontrato qualche mese fa: difetto alla giuntura.
Janto mi offre una camera delle sue. Io lo ringrazio, ma decido di tornare.
Me ne torno a casa a piedi. Ma avevo voglia di pedalare, allora ho preso la specialissima ed ho fatto Casa/Torvaiania/Casa (85 km / 330 m ). Peccato che al ritorno ha iniziato a piovere e mi sono fracicato tutto, alle 14.00 stavo a casa.
Nel pomeriggio ho riparato la MTB.
Ho fatto bene a far proseguire Janto, se no avrei rovinato anche la sua camera d'aria: infatti ero passato sui cocci di una bottiglia rotta. I pezzi di vetro , 4 di cui uno grande come un canino si erano conficcati nei tasselli del copertone ed hanno fatto il loro lavoro nonostante avessi anche le fasce in kevlar.
Il pezzo più grosso ho dovuto estrarlo con le pinze.
Grazie a Janto per il supporto e bravi a lui e gli altri che penso abbiano concluso il giro.

astino » 17 anni fa
Onore e gloria a chi ha concluso questo giro!!!
Penso sia necessitato un po tutto..... dalla pompa (160km).. al fegato (con quella pioggia)!
Tutta la mia ammirazione soprattutto dopo aver valutato personalmente il fondo che c'era in giro (addirittura la ciclabile in alcuni punti era allagata..!!!)
Io sono riuscito a rubare un paio d'ore abbondanti di cui un'ora e trenta pioggia esente ed il rimanente tempo sotto lo scroscio delle ore 13.00 circa che mi ha convinto sulla mia assoluta incompatibilità  con le pressioni atmosferiche instabili!!

Come accennavo ho assunto il BENTELAN (cortisone) per curare l'influenza con un forte mal di gola e sulla cui scatola è posto ben in evidenza il disco rosso del doping..... ebbene stamattina dopo aver tinteggiato l'ingresso (i coinquilini lamentavano sulle pareti segni evidenti di pneumatici di bici e selle e manopole .. BHA!) quindi assolutamente non a riposo, ho indossato il cardio per uscire in bici; mi sono un po spaventato avevo 42 battiti!!!
Ragazzi la chimica non scherza!!!!Pazzesco!

OOHHH beninteso era solo una curiosità .... :ok

janto » 17 anni fa
  • ore 22:30 comincio a prepararmi ad andare a dormire.Un Sabato sera da sballo... Night fever!
  • ore 00:30 stento a dormire...e la sveglia suonerà  imperterrita alle 5:30
  • ore 3.30 mi sveglio in continuazione, guardo l'ora, fuori piove a dirotto...il cellulare è acceso, spero mi arrivi un messaggio che dica: è rimandato tutto
  • ore 4:30 continua a piovere fortemente...è una follia
  • ore 5:30 suona la sveglia, non si sente più piovere, controllo il cellulare, nessun messaggio...acc!
  • ore 6:15 esco a prendere la bici e mi avvio, in macchina verso il circo massimo...piove, non forte ma piove, e ogni pozzanghera è un lago...ma tanto non ci sarà  nessuno, vero?
  • ore 6:40 arrivo e vedo Max69 che armeggia con la bici, mentre intanto continua a piovere...ma che ce pagano? va beh! almeno siamo in 2, Succisa non c'è
  • ore 6.45 arriva Luisiana, dice che Manzanilla ha mandato al diavolo la bici (ed io penso: ha fatto benissimo), però ha sentito Paolo che arriverà  tra poco. Poco dopo arrivano anche Torpado e Quentin, manca solo Succisa...forse tra un po' arriva e ci dice che non si fa più nulla
  • ore 6:55 arriva anche Succisa, con due buste della spesa a coprire una lo zaino e l'altro il casco insomma...si parte!
  • ore 7:05 siamo in 6, ancora è buio, partiamo senza sapere ancora che cosa ci aspetta. Piove un po', ma il grande capo indiano Testa Imbustata (alias succisa) lancia la cavalcata... augh!
  • ore 7:20 prime forature sulla ciclabile, prima Succisa poi Quentin che decide di ritirarsi dopo aver constatato che la sua camera d'aria di ricambio è fallata...rimaniamo in 5, è pieno di pozzanghere, ho già  i piedi bagnati e freddi, ma dove andiamo?
  • ore 10:00 Sia io che Max69 ci accorgiamo di avere qualche problema con il GPS, la traccia non c'è più...forse abbiamo bisogno di qualche altra lezione sull'uso corretto di questo strumento...intanto ci avviciniamo a Formello, Luis chiede: ma una piccola sosta ogni tanto? Ma intanto resiste, supera la crisi iniziale ed arriverà  a compiere i suoi 100 km
  • ore 12:00 dopo aver passato la micidiale valle del Sorbo e le tante rampe a seguire, arriviamo ad Anguillara. Qui ci aspetta giovanni di sun bike, che ci offre caffè, the, crostatine e per la bici ci fornisce sgrassante e olio per catena...un mito! ma si riparte subito (quasi) ci stiamo già  freddando...abbiamo fatto già  quasi 70 km! ma quanti ne mancano? Tanto adesso è tutta discesa, dice qualcuno...ci credete?
  • ...
  • ore 18:15 siamo rimasti io e succisa, siamo quasi arrivati al circo massimo, è buio sulla ciclabile. Negli ultimi estenuanti km. ci siamo accodati a Marco che è sceso fresco dal treno a Ladispoli e ci ha tirati per un bel po'. A Ladispoli abbiamo salutato Luis e Max69...peccato: rimaniamo in 4. Poi anche Torpado un po' stanco, ci saluta dopo un po'...peccato! Avrebbe voluto prendere il treno a Tor in Pietra, pare che invece abbia proseguito in bici... E' stata una sfacchinata nella pioggia, all'inizio, e poi nel fango. E' stato molto divertente nei primi 100 km. finchè eravamo tutti insieme e le energie erano ancora salde. Poi è stata una lunga sofferenza...alla fine ho anche forato, indovinate un po' dove? Sulla ciclabile: maledetti vetri! Per fortuna il gel delle camere d'aria ha funzionato e non mi sono dovuto fermare. Paolo invece si è fermato spesso a gonfiare una ruota che non ne voleva sapere di ripararsi.....ma siamo quasi alla fine, mancano pochi km, passiamo sotto il ponte di ferro, poi il ponte di porta portese, ecco il nostro ponte saliamo e prendiamo la direzione del circo massimo...ci salutiamo, "ciao" dico io, "ciao complimenti", fa paolo, continua a parlare...ma io non lo sento più...sogno un bagno caldo, una coperta, un letto...al diavolo la bici, diceva Manzanilla...

Lobo » 17 anni fa
complimenti! vista la mia esperienza di domenica scorsa, mi immagino il culo che vi siete fatti. Io stavolta ho dato forfeit, ho fatto tardi sabato sera. In ogni caso ieri non mi sono comunque fatto mancare le mie 4-5 ore di pedalata continuata in mezzo al fango, pozzanghere che sembravano acquitrini e per buona parte anche sotto un acquazzone scrosciante (per non perdere l'abitudine), con aggiunta una rottura plurima della catena. (grazie ai corsi di meccanica di Pedalando ho abilmente riparato la catena in un tempo ragionevole) . Ho pure incontrato The Vicepresident e Pedalopocoemale che se la passeggiavano sulla ciclabile.

succisa » 17 anni fa
Resoconto sommario (per coloro che sono molto impegnati)

Partenza ore : 7.10
Arrivo : 18.25
Tempo totale : 11h 15 minuti

Partecipanti: Oltre i 3 coordinatori (Janto, Max69 e Succisa), Quentin, Luis e Torpado, Marcomtb (da Ladispoli)

Quentin: ritirato dopo 3 km per guai tecnici

Luis: splendida, si fa 100 km soffrendo un po', ma resiste tenacemente

Max69: si ferma a Ladispoli dopo 100 km, e' in crescita, ce l'avrebbe fatta sui 160 km

Torpado: si porta appresso un frigorigero nello zaino, va bene fino ad Anguillara, fatica nell'avvicinamento alla Macchia di Bracciano, recupera a Ladispoli, cede definitivamente a Torreimpietra. Fa lo scozzese e si "pippa" 30 km per tornare a Roma in bici, facendosi cmq circa 140 km totali. Well done!

Marcomtb: si aggangia alla comitiva quando ormai inizamo a dare i primi cenni di fatica. E' in buona condizione e tira il gruppo fino a casa. Grandissimo, se non ci fosse stato lui avremmo patuto ancora di piu'!. Grazie mille.

Janto: e' da tempo che dico che e' in forma e questa marathon trova le mie conferme. Inossidabile, instacabile, sara' la carta nuova di pedalando per le marathon del 2008 (se vorra' farle).

Succisa: buca 2 volte, sempre sulla Ciclabile. Il guerriero che e' in lui ritorna a farsi vivo. Crede nell'impresa anche quando gli altri vedono tutto nero.


PS: Un grazie a Gianni di Sunbike che ci ha dato assistenza meccanica ed alimentare


succisa » 17 anni fa
Resoconto dettagliato (per chi ha voglia e tempo di leggerlo)

La sera prima dell’escursione vado a dare un’occhiata al sito di Pedalando e sul post Marathon Etruschi trovo solo commenti che annunciavano rinunce, chi per via del cattivo tempo chi per problemi familiari, chi per scuse varie. Non posto nulla volutamente, mi limito solo ad osservare, tra me e me, che il guerriero che sta dentro queste persone si era un poco assopito. Quello dentro di me, invece, non vedeva l’ora di scorazzare in sella alla sua mtb per le campagne romane. Poco gli importava se il maltempo avrebbe reso più difficile l’escursione già  dura di sé, di 160 km con 1500 m di dislivello, anzi, forse ne era anche un poco contento. Fare questo itinerario in primavera-estate, con il bel tempo, le giornate lunghe e’ tutta un’altra storia che farlo in pieno inverno, con il freddo, dopo 15 g di acqua continua, con la pioggia che ti batte in testa, ecc. ecc. Avevo deciso di fare l’escursione in questo periodo proprio perché è più “challenge”, figuriamoci se mi fermavo di fronte a 4 post sul sito! Certo è che se durante il percorso vedevo che le condizioni meteo sarebbero state proibitive, avrei sospeso l’escursione perché non aveva nessun senso mettere a rischio la salute mia e degli altri partecipanti.
Durante la notte di domenica, verso le 2.00 mi sveglia un tremendo temporale che stava scaricando acqua in maniera copiosa con tuoni e lampi a contorno, ma era inutile fasciarsi la testa, la partenza era fissata per le ore 7.00, avrei deciso a quell’ora, insieme agli altri partecipanti cosa fare. Mi sveglio alle 5,15 e continua ancora a piovere, bah, intanto mi preparo, l’abbigliamento da bici è già  tutto minuziosamente pronto dalla sera prima, lo indosso, prendo lo zaino, ci metto dentro i panini e mi avvio in garage. La mtb è pronta, bella lucida e scintillante, anche lei impaziente come il guerriero che è dentro di me di scendere in campo e godersi questa bella avventura.
Arrivo alle 7.03 all’appuntamento del Circo Massimo e trovo, già  in stato di guerra, Quentin, Max69, Janto, Torpado e Luis. Non piove più, pertanto, non serve domandare se si parte o meno, ma dubito che se anche avesse piovuto le persone che erano lì non volevano partire. Si parte alle 7.10 precise, tutti grintosi e determinati. Primi km sulla ciclabile e primo buco da parte del sottoscritto (come la volta precedente, maledetta ciclabile o meglio maledetti ubriaconi che buttano da sopra il Lungotevere le bottiglie di vetro sulla pista ciclabile sottostante!), dico agli altri di non aspettarmi, tiro fuori la bomboletta e via riparto a razzo, intanto raggiungo Quentin che aveva anche lui bucato ed insieme a Janto stavano armeggiando sulla ruota. Tiro dritto, non mi fermo perché in queste escursioni non ci si può fermare più di tanto, il ritmo deve essere sempre sostenuto, chi si ferma deve essere in grado di ripartire da solo. Arrivati all’ingresso di Veio, attendo gli altri e mi informano che Quentin aveva avuto problemi con la camera d’aria ed aveva deciso di abbandonare Porca miseria, uno tosto come Quentin avrebbe fatto comodo in questa impresa ma tant’e’. La sintonia tra i componenti è molto alta e questo aiuta sia l’andatura che il divertimento. Arriviamo sulla Formellese in perfetto orario sulla tabella di marcia, 45 km, 3 ore precise, piccola sosta e si riparte per il pezzo più tecnico del tragitto: la famigerata Valle del Sorbo. In estate questo tratto non avrebbe nessuna rilevanza tecnica ma oggi, dopo le abbondanti piogge, è tutto una lastra di fanghiglia che rende difficilissima la conduzione della mtb. Bisogna lasciare le ruote libere di direzionarsi dove meglio credono, cercando di indirizzare la mtb con piccoli movimenti del manubrio e il leggero spostamento del corpo. Anche la salita è difficile, le ruote si appiccicano sulla fanga, la pendenza non aiuta e vediamo anche un cavallo che stava agonizzando. Però nessuno si lamenta ed arriviamo alla Valle del Sorbo in buone condizioni. Piccola sorpresa da parte del sottoscritto, il guado del torrente; solitamente il guado è fattibilissimo ma oggi è profondo circa 40 cm e questo ci fa bagnare un poco le scarpe, ma tanto lo erano già , vista la quantità  acqua che è venuta giù. Le rampe (in asfalto) per arrivare alla Valle del Baccano richiedono un certo impegno ma vengono superate con allegria e disinvoltura da parte di tutti. Nella Valle, Janto propone una piccola variante per arrivare al poligono senza prendere l’asfalto, buona idea, approdiamo nel poligono militare di Cesano direttamente, Luis ci chiede un attimo di tregua per una sosta tecnica, accontentata. Si discute anche se il prossimo ordine di abbigliamento per il gruppo femminile dovesse riguardare dei pantaloni anziché la classica salopette. Questo ovviamente per facilitare le “operazioni tecniche” delle nostre bikers. Arriviamo ad Anguillara alle 12,20, 20 minuti di ritardo sulla tabella di marcia prevista, ma d’altronde, con il terreno in quelle condizioni non potevano fare di meglio. Ci aspetta Gianni di Sunbike con thermos di the e caffe caldi bollenti e con delle cibarie. Un veloce controllo alla bici, pulizia ed ingrassaggio del cambio, 15 minuti totali per la sosta e siamo tutti pronti a ripartire in direzione Ladispoli. Sul tratto in falsopiano Torpado e Luis iniziamo a dare i primi segni di cedimento, Max69, Janto ed il sottoscritto tirano il gruppo con prove malriuscite di trenino ciclistico. Nel campo prima della Macchia di Bracciano incontriamo un gruppo di jeep che erano rimaste impantanate nel fanghiglia, noi le superiamo come se fossimo dei moscerini. Che dire, 300 cavalli motore che si arrendo alla potenza pura dei nostri muscoli, una volta abbiamo vinto noi. Li lasciamo che ci guardano inebetiti da come procediamo agili e snelli in quella fanghiglia che micidialmente blocca le loro enormi ruote. Ma non è ancora finita, altro piccolo guado ed entriamo nella bellissima Macchia di Bracciano, dove un piccolo falsopiano in salite richiede uno sforzo inatteso prima di arrivare al grande fontanile, dove inizia la picchiata fino a Ladispoli: 20 km di divertente discesa fino ad arrivare alla FS della cittadina costiera. Arriviamo alle 14.20, con i soliti 20 minuti di ritardo accumulati rispetto alla tabella prevista. Lì ci aspetta Marcomtb che ha deciso di fare l’ultimo tratto con noi. Luis e Max69 decidono di arrendersi e prendono il treno per un veloce ritorno a Roma, quindi, dopo una breve sosta alimentare, ripartiamo io, Janto, Torpado e Marcomtb in direzione della Capitale. Mettiamo il più fresco Marco a tirare il gruppo, ma dopo 20 km ci accorgiamo che Torpado è al limite delle forze (nonostante si fosse portato nello zaino il contenuto di metà  del suo frigorifero) e decidiamo di abbandonarlo alla stazione di Torreimpietra. Procediamo in tre con sempre Marco a tirare il gruppo, io e Janto dietro incollati alle sue ruote. A Maccarese altra piccola sosta e Janto si cambia le calze, sperando di ritrovare un po’ di calore nei suoi piedi in avanzato stato di ipotermia. Arriviamo a Ponte Galeria alle 17.00 che è quasi buio, il tratto fino al Ponte di Mezzocammino richiede delle energie inaspettate e soprattutto introvabili (dopo 140 km) nel nostro corpo. La fanghiglia e le pozzanghere rendono difficilissimo il percorso, solitamente si procederebbe con un bel 44x13, ora invece siamo con un 32x15 faticando come bestie su questo tratto in pianura. Arriviamo al Ponte di Mezzocammino praticamente sfiniti, con le energie al lumicino, con il buio che ci attanaglia e per completare il quadro la mia ruota posteriore decide di bucarsi nuovamente. Porca miseria! Uso la seconda (ed ultima) bomboletta che avevo a disposizione ma il buco non ne vuole sapere di tapparsi. Con il buio sarebbe praticamente impossibile mettere la camera d’aria, decido quindi di provare a resistere gonfiando la ruota diverse volte. Marco ci abbandona all’Eur, restiamo io e Janto, la ciclabile da soli a quell’ora fa un po’ paura, arriviamo al Ponte Sublicio risaliamo sul Lungotevere, piccolo slalom tra le macchine ed arriviamo al nostro punto di partenza, al Circo Massimo dopo 11 ore e 20 minuti.
Sia io che Janto siamo sfiniti, cerco di dire qualcosa ma lui ha solo voglia di andare a casa, ci lasciamo con una stretta di mano, la sfida dei 200 km ci aspetta il 3 febbraio.

PS: Un grazie a Gianni di Sunbike che ci ha dato assistenza meccanica ed alimentare


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